Nove e quindici, la biblioteca sembra ancora chiusa. Vedo un
gatto. Un gatto? Ebbene si, a Colle il
custode dei libri è una palla di pelo. Strano ma vero! Dopo pochi minuti aprono
le porte e finalmente entriamo. Niente di nuovo, solito odore di libri e di
caffè (santo caffè) che chissà quanti studenti ha salvato. Eppure qualcosa di
particolare avvolge la piccola saletta di attesa, forse i sorrisi di noi
ragazzi spaesati o delle gentili signorine che ci accolgono facendoci già
sentire a nostro agio. I primi utenti sono un
paio di universitari con in mano pacchi di libri stropicciati di chi li
ha sfogliati troppo. Ma la “presenza” più particolare è quella di un signore di
circa settanta anni, che ci dicono venga ogni giorno per leggere un libro
diverso, un libro nuovo. Oggi ci dice che sta leggendo un romanzo, non ci vuole
dire il titolo informandoci semplicemente che lui è pensionato, che legge un
romanzo, niente di più.
Il progetto scuola lavoro sembra iniziare bene, con un buon
clima di positività! Quattro giorni in biblioteca, mettendo in ordine i libri,
sistemando gli archivi.. insomma le classiche cose che uno si aspetta di fare
in un luogo cosi “comune” ma molto suggestivo. L’idea di fondo di questo
progetto è insegnare ad una ventina di ragazzi, dell’età di circa 18 anni a lavorare/interagire
in un luogo pubblico. Ci dividiamo in gruppi di lavoro, ognuno con una propria
mansione, a noi è “capitato” il blog della biblioteca. Ognuno sin dal primo
momento sembra essere impegnato e determinato a portare a termine il compito
assegnatogli. C’è chi riordina interi scaffali libri per bambini, sperando che
non ne arrivi uno a rovinare il loro duro lavoro; qualcuno compila dei moduli,
qualcuno legge...
Siamo solo al secondo giorno, ma ci stiamo già avvicinando
ad un altro fondamentale obiettivo. Spesso si giudica la biblioteca un posto
silenzioso, dove solo alcuni riescono a trovare la propria concentrazione,
mentre molti preferiscono una caotica stanza con la tv accesa per studiare. Noi
ragazzi in poco tempo stiamo riscoprendo l’antivo valore dei libri e della loro
libera consultazione. Quale posto se non la biblioteca ci permette di rivivere
cento vite diverse, quella di Giulio Cesare o di grandi scrittori come Tolstoj
o Italo Svevo. Ci si può immedesimare in chiunque desideriamo e rivivere
attraverso di essi la grande Rivoluzione Francese o se si preferisce qualcosa
di meno pesante (de gustibus), la Gabbianella e il Gatto. Qui chiunque trova
“pane per i suoi denti”, sempre che vi è
piaccia leggere!
Kdfslvndsl scusate ma il gatto cammina sulla tastiera,
birichina Medea!
( I ragazzi della IV A Liceo scientifico A. Volta di Colle di Val d' Elsa)