
La corsa diventa metafora della vita: si corre per andare avanti, per fuggire ai dolori del passato e da quelli del presente. Ognuno corre per un motivo, ognuno corre per sopravvivere, ognuno cerca un alito di vento a cui aggrapparsi per stare a galla.
Della corsa il libro prende anche il ritmo: le pagine scorrono veloci, trascinando il lettore in un viaggio dell'anima, scandagliata nelle sue paure, nelle sue fragilità, nel suo egoismo, fin quasi a entrare nella mente del protagonista, uomo ferito e ancorato agli eventi del passato. Ma trovando il coraggio di abbandonare per sempre il suo magnifico dolore, egli troverà le risorse per vincere la sua gara più importante, che non sarà quella sul podio ma il riuscire a superare il passato, creandosi un nuovo presente e un nuovo futuro.
Perchè il vero traguardo, per tutti, è tagliare i ponti con il passato, prendere atto del tempo sprecato nel terrore di voltare pagina e andare avanti, continuando a correre.
Perchè il vero traguardo, per tutti, è tagliare i ponti con il passato, prendere atto del tempo sprecato nel terrore di voltare pagina e andare avanti, continuando a correre.
Emiliano Gucci è nato a Firenze nel 1975. Ha pubblicato i romanzi Donne e topi (Fazi, 2004), Sto da cani (Fazi, 2006), Un'inquilina particolare (Guanda, 2008), L'umanità (Elliot, 2010), e la raccolta Firenze carogna (Pagliai, 2009).