domenica 19 ottobre 2014

La grandezza della bambina pugile

Chandra Livia Candiani è venuta in biblioteca a Colle per presentare il suo libro di poesie "La bambina pugile ovvero la precisione dell'amore", pubblicato nella bianca Einaudi.
L'umiltà di questa poeta  si percepisce da subito, fin dal suo ingresso  nella sala di lettura. Eppure da ospite timida, si schiude come un fiore appena può dire ad alta voce i suoi versi. Si alza in piedi e ci accompagna in un viaggio fatto di parole misurate, di silenzi, di visioni. La poesia di Chandra Livia Candiani  infatti si vede, è disegnata dalla sua voce che la dice. E' delicata e abbraccia il mondo tutto, come nella bellissima dedica iniziale di questo libro, dove niente e nessuno è lasciato fuori. Attraverso la poesia, che lei stessa definisce " non un genere letterario, ma una via, la meno fondamentalista che esista" ci mostra la sofferenza infantile, ma anche il ritorno ad essere bambini, perché "gli adulti sono bambini in situazioni d'emergenza".
E da qui si parte, dall'infanzia sconvolta, dalle perdite importanti, e da una nuova forza che nasce, quando " certe mattine / al risveglio c'è una bambina pugile / nello  specchio, i segni della lotta sotto gli occhi / e agli angoli della bocca, / la ferocia della ferita / nello sguardo. / Ha lottato tutta la notte / con la notte ".  Il combattimento della donna-bambina viene da lontano, dal suo vissuto, ma trova nuova forza anche da importanti mancanze, persone che non ci sono più, che la poeta ha  "lasciato andare". Rimane così il silenzio, che pervade questi versi, silenzio che Chandra conosce, riconosce e teneramente accarezza. E le carezze sono anche e soprattutto per i bambini ai quali insegna, e dai quali impara. Lei stessa li chiama i suoi "maestri-bambini", così aperti a disposti , tanto da capire a soli otto anni, che " la poesia è conoscenza e passione".
Il pubblico in biblioteca è rimasto entusiasta della bella serata trascorsa, e di questa poeta così minuta, ma anche così grande.

Nessun commento:

Posta un commento