Questa
è la storia del gatto Miao Miao, che tanto vuol bene alla biblioteca da trovare
la strada per tornarci da molto molto lontano.
La
sua voce da baritono, da lui utilizzata con notevole intensità di frequenza e vigore
– da cui il suo nome – e a dire il vero in tono sempre assai lagnoso, si è
fatta notare da subito, quando in una fredda serata dello scorso novembre è comparso
all’improvviso nel parcheggio dietro alla biblioteca, impaurito e nascosto
sotto a una macchina. Di aspetto sano e curato, nessuno ha mai saputo come sia
arrivato lì, o chi ce lo abbia portato. Rifocillato, i suoi lamentosi miao miao
son comunque continuati e son presto diventati la sua caratteristica principale.
Medea,
la nostra gatta bibliotecaria, ha subito fatto amicizia col nuovo arrivato,
forse perché ha visto in lui un possibile alleato contro quelle scostumate
gattone randagie che poco rispetto hanno del suo rango di gatta che vive tra i
libri. A lei, privilegiata dall’appartenenza alla stessa razza, Miao Miao ha presto
riservato languide carezze, mentre inutili son stati i tentativi umani di un
seppur minimo contatto fisico con lui, che di fronte a ogni tentativo di avvicinamento
fuggiva terrorizzato.
Miao
Miao si è rivelato un vero gatto selvatico, contento della presenza umana e
desideroso di attenzioni, ma da lontano, da molto lontano.
Una
mattina però, probabilmente colpito da una macchina, si è presentato zoppicante.
Chiuso in gabbia con l’inganno e portato dal veterinario venne addormentato per
essere visitato e curato. “Chiudete il gattino in un posto sicuro e dategli da
mangiare, vedrete che in un paio di settimane si addomesticherà”, disse il
veterinario…le sue previsioni non erano destinate ad avverarsi.
Fu
quindi presa la decisione di tenerlo in un casottino in campagna, vicino alla
casa della bibliotecaria, che si trova a una decina di chilometri dalla città.
Nutrito e scaldato, Miao Miao cominciò così il suo periodo di reclusione
forzata, nella speranza di trasformarlo in un gatto mansueto o almeno un
pochino meno selvatico, con l’idea di trovargli una casa degna del bel gattone
che stava diventando.
Le
settimane passavano e Miao Miao cresceva, diventando un gattone paffuto e
forte, ma rimanendo il selvatico di sempre, unico contatto che si poteva
stabilire con lui, quello di parlargli e sentire le sue consuete risposte lagnose.
Fu
presa la decisione di aspettare il caldo e quindi di lasciarlo al suo destino
di gatto libero e indomabile.
Verso
la metà di aprile venne aperta la porta e Miao Miao colse subito l’occasione
per fuggire e non dare più notizia di sé. Passarono i giorni, e le speranze di
rivederlo diventarono sempre più deboli. Gatto stupido e pure ingrato, ci
dicemmo, ha preferito una vita da randagio piuttosto che una vita da gatto
domestico con pasti e carezze assicurate.
Stamattina
Miao Miao è ricomparso, nello stesso posto in cui apparve la prima volta,
vicino alla biblioteca. Dimagrito, la sua voce non ha perso un grammo del suo
vigore, e le sue lagne son subito ricominciate.
Medea
ha ritrovato il suo amico, e noi tutti siamo felici che Miao Miao abbia
ritrovato quella che evidentemente ritiene la sua casa: la biblioteca. Come
abbia fatto a ritrovarla a chilometri di distanza, partendo da un posto a lui
ignoto e nel quale era arrivato addormentato, questi son misteri della natura.
L.B.
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