martedì 14 maggio 2013

Un posto dove tornare



Questa è la storia del gatto Miao Miao, che tanto vuol bene alla biblioteca da trovare la strada per tornarci da molto molto lontano.
La sua voce da baritono, da lui utilizzata con notevole intensità di frequenza e vigore – da cui il suo nome – e a dire il vero in tono sempre assai lagnoso, si è fatta notare da subito, quando in una fredda serata dello scorso novembre è comparso all’improvviso nel parcheggio dietro alla biblioteca, impaurito e nascosto sotto a una macchina. Di aspetto sano e curato, nessuno ha mai saputo come sia arrivato lì, o chi ce lo abbia portato. Rifocillato, i suoi lamentosi miao miao son comunque continuati e son presto diventati la sua caratteristica principale. 
Medea, la nostra gatta bibliotecaria, ha subito fatto amicizia col nuovo arrivato, forse perché ha visto in lui un possibile alleato contro quelle scostumate gattone randagie che poco rispetto hanno del suo rango di gatta che vive tra i libri. A lei, privilegiata dall’appartenenza alla stessa razza, Miao Miao ha presto riservato languide carezze, mentre inutili son stati i tentativi umani di un seppur minimo contatto fisico con lui, che di fronte a ogni tentativo di avvicinamento fuggiva terrorizzato.
Miao Miao si è rivelato un vero gatto selvatico, contento della presenza umana e desideroso di attenzioni, ma da lontano, da molto lontano.
Una mattina però, probabilmente colpito da una macchina, si è presentato zoppicante. Chiuso in gabbia con l’inganno e portato dal veterinario venne addormentato per essere visitato e curato. “Chiudete il gattino in un posto sicuro e dategli da mangiare, vedrete che in un paio di settimane si addomesticherà”, disse il veterinario…le sue previsioni non erano destinate ad avverarsi. 
Fu quindi presa la decisione di tenerlo in un casottino in campagna, vicino alla casa della bibliotecaria, che si trova a una decina di chilometri dalla città. Nutrito e scaldato, Miao Miao cominciò così il suo periodo di reclusione forzata, nella speranza di trasformarlo in un gatto mansueto o almeno un pochino meno selvatico, con l’idea di trovargli una casa degna del bel gattone che stava diventando.
Le settimane passavano e Miao Miao cresceva, diventando un gattone paffuto e forte, ma rimanendo il selvatico di sempre, unico contatto che si poteva stabilire con lui, quello di parlargli e sentire le sue consuete risposte lagnose.
Fu presa la decisione di aspettare il caldo e quindi di lasciarlo al suo destino di gatto libero e indomabile.
Verso la metà di aprile venne aperta la porta e Miao Miao colse subito l’occasione per fuggire e non dare più notizia di sé. Passarono i giorni, e le speranze di rivederlo diventarono sempre più deboli. Gatto stupido e pure ingrato, ci dicemmo, ha preferito una vita da randagio piuttosto che una vita da gatto domestico con pasti e carezze assicurate.
Stamattina Miao Miao è ricomparso, nello stesso posto in cui apparve la prima volta, vicino alla biblioteca. Dimagrito, la sua voce non ha perso un grammo del suo vigore, e le sue lagne son subito ricominciate.
Medea ha ritrovato il suo amico, e noi tutti siamo felici che Miao Miao abbia ritrovato quella che evidentemente ritiene la sua casa: la biblioteca. Come abbia fatto a ritrovarla a chilometri di distanza, partendo da un posto a lui ignoto e nel quale era arrivato addormentato, questi son misteri della natura.
L.B.
                                                                                                                                                    
Un'immagine di Miao Miao, il gatto col navigatore.

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